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Allô Chérie
Francia, Libano 2015 23'
2016 Sabato 26 novembre, Spazio Alfieri, ore 18:45
Regia: Danielle Arbid
Beirut scorre fuori dai finestrini di un’auto: ad accompagnare il viaggio è la voce di una donna – la madre di Danielle Arbid – che dialoga al telefono con una serie interminabile di diversi interlocutori. Mentre il tempo passa, la luce del giorno gradualmente diminuisce e poi si spegne definitivamente, la voce della donna diventa sempre più agitata e il viaggio sembra sempre più assomigliare alla disperata corsa in un labirinto senza uscita.
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Aux frontières
On BordersFrancia, Libano 2013 58'
2016 Domenica 27 novembre, Spazio Alfieri, ore 18:30
Regia: Danielle Arbid
Un tour del confine che separa una terra che porta due nomi, Israele e Palestina, dai suoi vicini: la Giordania, Libano, Siria ed Egitto. Senza mai oltrepassare il confine, in un viaggio tra il Libano e la Giordania, dove stanno i rifugiati, gli esiliati, i nemici. Danielle Arbid prova ad osservare quelle terre con gli stessi occhi di coloro che lo guardano da fuori, il cui sguardo è colorato da sentimenti disparati e contrastanti.
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Beyrouth Hôtel
Beirut HotelFrancia, Libano 2011 99'
2016 Mercoledì 30 novembre, Istituto Francese, ore 19:00
Regia: Danielle Arbid
Zoha, giovane cantante libanese di night club che cerca di affrancarsi dal controllo opprimente dell'ex marito, e Mathieu, avvocato francese in viaggio d'affari che finirà per essere sospettato di spionaggio, si incontrano una sera a Beirut. Per dieci giorni vivranno una storia d'amore fatta di paura, desiderio, intrighi e violenza. In un incrocio tra spy story e film noir, Beirut Hotel racconta una relazione vissuta sul filo del rasoio, riflesso di un paese ancora in bilico tra guerra e pace, dove qualsiasi cosa può accadere in qualsiasi momento.
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Conversation de Salon II
Francia, Libano 2009 29'
2016 Sabato 26 novembre, Spazio Alfieri, ore 18:45
Regia: Danielle Arbid
Secondo capitolo della serie Conversations de salon, questa nuova opera girata in Libano ripropone gli stessi schemi della precedente: a Beirut, la madre della regista tutti i pomeriggi riceve le amiche. Sedute sul divano le donne parlano delle loro vite. Fluiscono parole, affiorano segreti, in un alternarsi di speranza e disperazione. In Conversations de salon II, queste donne raccontano nei minimi dettagli che cosa le rende felici: viaggiare, farsi un lifting, pregare...
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Conversations de Salon I
Francia, Libano 2004 29'
2016 Sabato 26 novembre, Spazio Alfieri, ore 18:45
Regia: Danielle Arbid
Beirut. Nel salotto di sua madre, Danielle Arbid registra tre conversazioni tra amiche attraverso cui esplora il Libano di quegli anni. Diviso in tre cortometraggi, Conversations de Salon I affronta i temi della guerra, dell’esilio in Francia, ma anche delle delusioni coniugali, dell'emancipazione, della sottomissione, del peso delle tradizioni secolari. In un luogo protetto come il salotto di casa, che per queste donne funge da valvola di sfogo e offre momenti di conforto al riparo da un futuro incerto, la presenza della videocamera diventa invisibile.
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Dans les champs de bataille
In the BattlefieldsFrancia, Libano 2004 90'
2016 Lunedì 28 novembre, Spazio Alfieri, ore 20:45
Regia: Danielle Arbid
Beirut, 1983. La vita segreta di Lina, 12 anni, ruota attorno a Siham, la domestica della zia, di sei anni più grande. Pur sostenendone gli amori clandestini e difendendone gli interessi, la piccola passa inosservata tanto agli occhi di Siham, quanto a quelli della famiglia, soprattutto del padre: un uomo distruttivo, avventuriero e giocatore d'azzardo. Nell'incertezza di un quotidiano dominato dalla guerra, da passioni e frustrazioni, Lina entra nel mondo degli adulti, senza avere una vera coscienza del bene e del male...
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Étrangère
Francia, Libano 2002 45'
2016 Venerdì 2 dicembre, La Compagnia, ore 19:00
Regia: Danielle Arbid
Margot è un'immigrata proveniente da uno dei paesi che stanno dall'altro lato del Mediterraneo. Sebbene abbia 78 anni, tutti i giorni va a lavorare tutti i giorni a piedi come stiratrice in lussuosi appartamenti di ricchi parigini. Per la maggior parte del tempo non li incontra, ma assorbe il loro mondo come una bambina in una casa di bambola. -
Le Passeur
Francia, Libano 1999 13'
2016 Domenica 27 novembre, Spazio Alfieri, ore 18:30
Regia: Danielle Arbid
Ibrahim, rifugiato politico curdo, viene assunto dal mutua francese che rimpatria i corpi di persone di origine africana decedute in Francia. Il giorno dopo la sua assunzione, assiste alla prima rimozione di un corpo in un appartamento della banlieu parigina. Ibrahim si troverà catapultato in un mondo confuso, strano, talvolta buffo, eppure molto reale, diventando una sorta di "traghettatore" dalla vita alla morte.
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Nihna / Nous
Francia, Libano 2005 13'
2016 Lunedì 28 novembre, Spazio Alfieri, ore 20:45
Regia: Danielle Arbid
Due personaggi soli, anzi tre: uno di loro è la regista, Danielle Arbid; il secondo è il padre di Danielle, sano, vivo, dotato di voce e di sguardo, nel passato; il terzo è lo stesso uomo, malato e prossimo alla fine, guardato solo di spalle, senza volto e senza voce, nel presente. Una creatura sul punto di svanire della quale la regista sembra temere la presenza, ma forse ancora di più di subire il terrore dell’assenza. La paura della perdita si confonde con la paura di perdersi.
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Peur de rien
ParisienneFrancia, Libano 2016 120'
2016 Giovedì 1 dicembre, Istituto Francese, ore 19:00
Regia: Danielle Arbid
Anni ‘90. Lina, 18 anni, arriva a Parigi dal Libano per studiare. Cerca quello che non ha mai trovato nel suo paese d’origine: la libertà. Inizia così la sua vita adulta, correndo via dall’ultima propaggine della famiglia che le è rimasta attaccata addosso dopo la partenza da Beirut. In quest'avventura alla ricerca della propria identità, Lina prenderà coscienza di sé, passando da una Parigi all’altra al ritmo dei suoi incontri amorosi. Perché a 18 anni si sogna di stare con il mondo, non con un solo ragazzo!
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Raddem
DemolitionFrancia, Libano 1998 17'
2016 Venerdì 25 novembre, La Compagnia, ore 18:30
Regia: Danielle Arbid
1996, Nour, giovane donna di origine libanese, fa ritorno a Beirut da straniera dopo anni d’assenza, sulle tracce del fotografo che scattò un’immagine di casa sua prima che fosse ridotta in macerie dalla guerra. Scoprirà che Samir, il fotografo, non c’è più, è partito anche lui, e l’edificio che una volta era la casa di famiglia è sul punto di svanire per sempre, raso al suolo dalle ruspe.
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Seule avec la guerre
Alone with WarFrancia, Libano 2000 58'
2016 Venerdì 25 novembre, La Compagnia, ore 18:30
Regia: Danielle Arbid
Dopo una lunga guerra civile durata sedici anni e ufficialmente terminata nel 1991, il Libano tenta faticosamente di rimettersi in piedi. Ma sotto l'apparente calma si nascondono i traumi del conflitto e le colpe di tutta una nazione. Danielle Arbid fa ritorno a Beirut: la sua camera coglie la paura della guerra, il fantasma di un nemico impunito, il peso di un passato il cui ricordo e le cui ferite sono ancora troppo vive per esser dimenticate. Malgrado l'assenza di un memoriale nella città, le cicatrici della guerra perdurano nello spirito della collettività.
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This Smell of Sex
Francia 2008 20'
2016 Venerdì 2 dicembre, La Compagnia, ore 19:00
Regia: Danielle Arbid
Un giorno a Danielle Arbid viene chiesto di realizzare un programma per la radio. La regista incontra e interpella donne e uomini che conosce, in Libano, registrando una vasta collezione di racconti intimi sulle idee, le vicende, le esperienze sessuali di una generazione. Qualche tempo dopo la messa in onda radiofonica, quello stesso materiale viene ripreso e impiegato nella realizzazione di un cortometraggio cinematografico.
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Un homme perdu
A Lost ManFrancia, Libano 2007 97'
2016 Sabato 26 novembre, La Compagnia, ore 22:15
Regia: Danielle Arbid
Thomas Koré, fotografo francese, osservatore famelico e feticista dell’immagine, percorre il mondo alla ricerca di esperienze estreme. Il suo cammino incrocia quello di Fouad Saleh, un fuggiasco senza una storia né memoria del passato. Vagabondi notturni tra Siria e Giordania, i due attraversano insieme la terra desolata e deserta del sesso a pagamento nelle stanze d’albergo, nella più profonda provincia araba. Un film sulla perdita di sé, evocativo dell'approccio fotografico di Antoine D'Agata (consulente alla sceneggiatura del film) al quale il personaggio di Thomas Koré si ispira.
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