Firenze 30 Novembre - 7 Dicembre 2013

Festival Internazionale del film documentario

PROGRAMMA ALFIERI SABATO 7 DICEMBRE

Ore 15:00

Kitty, Kitty
di Paweł Łoziński

Polonia, 2008, 27’, v.o. sott. ita. / eng. sub.

Kitty, Kitty è un ritratto in quattro stagioni di quattro donne diverse accomunate da una passione comune. Giorno e notte, in pelliccia o con abiti lisi, queste signore non mancano di prendersi cura dei gatti randagi e di cercare così un’alternativa alla solitudine. Ancora una volta P. Łozinski posa lo sguardo “sull’altro lato della strada” e scorge delle vite apparentemente poco significative capaci di elevarsi a metafora del vivere contemporaneo.

Alla presenza del regista

Chemo
di Paweł Łoziński

Polonia, 2009, 58’, v.o. sott. ita. / eng. sub.

Dice uno dei protagonisti: “Tutti quanti hanno avuto una semplice influenza, la differenza è che la nostra è terribilmente complicata”. In questa massima paradossale si può rintracciare il senso di questo film, intimo e appassionato, pieno di vita e di speranza. Sullo sfondo un reparto ospedaliero in cui si svolgono sedute di chemioterapia, in primo piano pazienti che si raccontano e che, intrattenendosi, rimangono ancorati alla loro vita.

Alla presenza del regista

Ore 17:00

One Cup of Turkish Coffee
di Nazli Eda Noyan, Dağhan Celayir

Turchia/Francia, 2013, 9’, v.o. sott. ita. / eng. sub.

In questo documentario d’animazione, una anziana signora e sua nipote bevono una tazza di caffè turco sedute a un tavolo su cui sono sparse vecchie foto di famiglia. In un primo momento, l’anziana signora è reticente di fronte alle immagini del suo passato, ma infine non può resistere di fronte a ciò che evocano.

The Freak
di Erol Mintaş, Taylas Mintaş

Turchia, 2012, 20’, v.o. sott. ita. / eng. sub.

Statue of Humanity è un’opera demolita dalle autorità turche prima che fosse terminata. Aveva la colpa di ritrarre due enormi figure in cemento armato in procinto di scambiarsi una stretta di mano nei pressi del confine tra Turchia e Armenia. O forse è l’arte che non può mai sottomettersi alle esigenze della politica.

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Asê
di Ercan Orhan

Turchia, 2013, 32’, v.o. sott. ita. / eng. sub.

Il dolore di una anziana donna curda costretta a vivere lontana dal suo villaggio dopo la morte del figlio e del marito. Un dolore che è racconto e memoria, lavoro nei campi e dialogo con la natura. Un piccolo e toccante ritratto di una donna semplice e tenace, capace di mantenere in vita la memoria, perché più che la morte la sconfitta è nell’oblio.

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A seguire: incontro con Necati Sonmez (direttore di Documentarist – Istanbul Documentary Days ) e Cemre Ceren Asarli ( vicedirettrice di Documentarist – Istanbul Documentary Days)

Ore 18:30

Master of the Universe
di Marc Bauder

Germania/Austria, 2013, 90’, v.o. sott. ita. / eng. sub.

Marc Bauder incontra Rainer Voss, fino a qualche anno fa uno dei “dominatori dell’universo”, broker al soldo di banche e società d’investimento che trattano e scambiano denaro per centinaia di milioni di euro al giorno. Dentro un edificio che potrebbe essere la sede di una banca, quasi come si fosse dentro la pancia di un mostro potente e invisibile, Bauder interroga Voss che, con diligenza e precisione, prova a descrivere quel che ha visto nei suoi anni passati a ingrassare quel mostro.

Interviene Maurizio Ricci - giornalista de “La Repubblica”

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Ore 21:30

PROIEZIONE DEI FILM PREMIATI


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