PALMARES DEL 57° FESTIVAL DEI POPOLI
GIURIA DEL CONCORSO INTERNAZIONALE
JASMIN BASIC
GIOVANNI CIONI
NIKOLAUS GEYRHALTER
PREMIO AL MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO
DUBINA DVA (DEPTH TWO)
di Ognjen Glavonić (Serbia, 2016)
Motivazione: "Tutto comincia su un fiume: come un viaggio contro corrente, il film rivela un drammatico episodio di una guerra recente e poco distante.
Voci pacate, senza emozioni, raccontano operazioni di pulizia etnica, omicidi di massa, esecuzioni. Sono registrazioni audio giudiziarie. Le immagini sono un ritorno sulla scena del crimine, oggi.
Nell’articolazione tra immagini e racconto, ci immergiamo nei meccanismi di un massacro e percepiamo come questi meccanismi possano avvenire, sempre, ovunque.
Una scrittura cinematografica potente, un documento sulla nostra storia recente, un film dove apprendiamo su noi stessi".
PREMIO AL MIGLIOR MEDIOMETRAGGIO
DUM SPIRO SPERO
di Pero Kvesić (Croazia, 2016)
Motivazione: "Forse è un giornale di bordo, pieno di ironia e di sarcasmo disperato. Forse è un viaggio nel presente, nella casa dove vivere, fino all’ultimo respiro, con le persone amate. Forse, soprattutto, è una riflessione sul tempo, sulle immagini, sulla morte - una riflessione sul fatto di fare cinema".
PREMIO AL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
REMAINS FROM THE DESERT
di Sebastian Mez (Germania, 2016)
Motivazione: "Uno spazio sconfinato, quasi apocalittico, abitato da anime erranti oramai diventate invisibili. Uno sguardo cinematografico intenso e preciso ma anche un’importante topografia di una tragedia che si svolge in questo momento e che sembra ancora impossibile".
Targa “Gian Paolo Paoli” al miglior film etno-antropologico
YOU HAVE NO IDEA HOW MUCH I LOVE YOU
di Pawel Lozinski (Polonia, 2016)
Motivazione: "L’antropologia è anche nell’interrogare e mettere in scena l’intimità di una relazione familiare. In questa esperienza cinematografica sconvolgente, una madre e una figlia cercano di parlarsi sotto lo sguardo di un terapeuta. Siamo come in un film di John Cassavetes, dove i visi diventano paesaggi indimenticabili di emozioni".
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Premio "Lo sguardo dell'altro. La sfida del dialogo tra culture e religioni"
MENZIONE SPECIALE
SWAGGER
di Olivier Babinet (Francia, 2016)
Motivazione: "Per il messaggio rilevante che individua in quel crogiuolo di etnie, culture e religioni che è la Parigi di oggi la possibilità di un futuro diverso per l’Europa di domani, e che risiede nel desiderio di questi adolescenti ‘svantaggiati’ di assomigliare, e quindi di essere riconosciuti, dai loro coetanei più fortunati. Con la speranza che non perdano per strada le peculiarità delle rispettive provenienze, loro o dei loro genitori, per arricchire questa Europa sempre più stanca e invecchiata".
PREMIO "LO SGUARDO DELL'ALTRO"
SAMIR DANS LA POUSSIERE
di Mohammed Ouzine (Francia/Algeria/Qatar, 2016)
Motivazione: "La solitudine dell’uomo, davanti a Dio e agli altri uomini, è espressa in modo esemplare e poetico in questa pellicola che colpisce anche per la bellezza della fotografia. Un film ambientato in Algeria, ma che interroga profondamente le ‘anime’ e le ‘menti’ degli occidentali, per il passato coloniale che lega questa terra alla Francia. Samir parla di sé e tra sé, con il suo Dio, Allah, a cui si affida fiducioso da buon musulmano. Ma Samir parla a tutti noi, delle sue aspirazioni, dei suoi sogni non realizzati, la casa, la terra, la famiglia. Con uno sguardo verso le luci della Spagna non lontana, a fronte del nero della notte, del nero del petrolio fonte di ricchezza solo per alcuni, del nero del cuore".
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PREMIO MyMovies.it – IL CINEMA DALLA PARTE DEL PUBBLICO
il PREMIO MYMOVIES DALLA PARTE DEL PUBBLICO per la categoria Concorso italiano, a maggioranza di voti ricevuti, è stato assegnato a:
CASTRO
di Paolo Civati (Italia, 2016)
il PREMIO MYMOVIES DALLA PARTE DEL PUBBLICO per la categoria Concorso Internazionale, a maggioranza di voti ricevuti, è stato assegnato a:
UN ALTRO ME
di Claudio Casazza (Italia, 2016)
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CONCORSO ITALIANO
GIURIA CINEMAITALIANO.INFO
Stefano Amadio
Antonio Capellupo
Carlo Griseri
Simone Pinchiorri
Premio Cinemaitaliano.info – CG Entertainment
CASTRO
di Paolo Civati (Italia, 2016)
Motivazione: "Un documentario che trasuda un grande spirito di libertà. Anime libere sono i suoi personaggi, capaci di sognare dei futuri possibili nonostante le difficoltà del quotidiano. Così come libero da ogni schema è l'occhio che le osserva, in grado di giocare con la realtà e di trasformare gli inquilini del Castro nei protagonisti di un film divertente e commovente, dolce e amaro come la vita stessa".
GIURIA Premio “Imperdibili”
RAFFAELLA CONTI (Toscana Film Commission)
CAMILLA TOSCHI (Toscana film Commission - Quelli della Compagnia)
MARTA ZAPPACOSTA (Toscana Film Commission - Quelli della Compagnia)
Premio “Imperdibili”
CASTRO
di Paolo Civati (Italia, 2016)
Motivazione: "Per lo sforzo produttivo e l'abilità con cui il regista è riuscito a portare sullo schermo un racconto sincero senza giudizi, una storia difficile, filmata con delicatezza. Un'avventura produttiva durata oltre un anno, un viaggio nella torre di Babele che racconta uno spaccato di Italia da conoscere e condividere".